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Rese note le indicazioni di calcolo per le agevolazioni energetiche delle imprese “non energivore”

15 Giu 2022

Come noto al fine di ridurre gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico sono stati previsti dal Governo degli interventi a favore delle aziende c.d. “non energivore”.

Con una recente circolare, la n. 13 dello scorso 13 maggio 2022, l’Agenzia delle entrate ha rilasciato alcuni chiarimenti in relazione all’ambito applicativo delle predette agevolazioni.

È stato dapprima definito l’ambito soggettivo degli interventi: possono infatti beneficiarne le aziende diverse dalle “energivore” che dispongano di contatori con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW e i cui costi per kW/h della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del primo trimestre 2022 al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbiano subìto un incremento del costo per kW/h superiore al 30% relativo al primo trimestre 2019.

Per calcolare il costo medio per KW/H si deve tener conto dei costi sostenuti per l’energia elettrica, il dispacciamento e la commercializzazione risultanti in fattura ed escludendo ogni altro costo accessorio, diretto o indiretto.

 

costi sostenuti per l’energia elettrica in fattura

Æ

spesa per la materia energia

 

Non concorrono al calcolo del costo energetico:

  • le spese di trasporto;
  • le coperture finanziarie sugli acquisti di energia elettrica;
  • le imposte inerenti alla componente energia;
  • i sussidi;
  • altri costi diretti e indiretti.

 

 

Per le imprese costituite dopo il 1° gennaio 2019 l’Agenzia delle entrate precisa che va considerato quale parametro di riferimento l’importo di 69,26 euro/MWh derivante dalla somma del valore medio del Pun (prezzo unico nazionale) all’ingrosso pari a 59,46 euro/MWh e valore di riferimento del Pd (prezzo di dispacciamento) pari a 9,80 euro/MWh.